GAETANO MINALE IL PITTORE GEORGICO E MODERNO

 

La pittura di Gaetano Minale è lungi da manifestazioni artistiche di avanguardie: si presenta estremamente libera e di ordine spontaneo.

Evita le complicazioni della ricerca cerebrale per affidarsi alla logica di un carattere espressivo genuire e sociale nel contempo.

E' un messaggio umano.

Il linguaggio del contadino abruzzese, nella cui primitiva filosofia di vita il pittore avverte l'essenzialità dei veri valori.

Il rigore della sincerità anima tutta la sua proposta artistica: un figurativo in cui Minale concentra il proprio perchè: l'uomo alterna la crua meccanizzazione a valori insistituibili nella prassi evolutiva della sua vita: accetta la fine della possibilità creativa in cui identifica la migliore spiegazione di se stesso.

Ed alla rigenerazione della coscienza si richiama tutta la problematica della su opera pittorica: impressionismo, surrealismo, espressionismo, realismo, collaborano nel dareall'estetica quella sensibilizzazione di carica umana che vi è alla base di tutta la cultura contadina.

Una soggettualità che presenta immagini di ulivi a invito di pace, maraccioli di contrade, fienili, campi, pagliai, case di contadini abbandonate in cui il pittore fa vivere la tristezza dell'abbandono. E così anche l'azzurro e il marrone, che il pittore più usa nella tavolozza, si spiegano in modo alterno. Piuttosto acre, l'impasto suggerito dalla particolare tematica. Nell'immagine grafica invece il pittore si presenta si presenta più libero , maggiormente vivo, meno angosciato nel delineare il simbolo: la linea spedita, impaziente con se stessa, tracria in tutta velocità.

Il Minale della cultura contadina d'Abruzzo ne ha fatto una scelta preferenziale per manifestare il suo desiderio al ritorno all'uomo , ad una

identità di vita nella quale il lavoro esprima la gioia e non la repressione dei valori creativi. 

 

Da ARTECULTURA – MENSILE DI MANIFESTAZIONI

ARTISTICHE E CULTURALI

 

Novembre 1977 M I L A N O